L’idrogeologia è la scienza che studia le acque sotterranee. Milioni di persone dipendono da queste acque per i loro bisogni quotidiani. Fiumi, laghi e pozzi sono costantemente sotto controllo. L’acqua è quindi una risorsa preziosa che va salvaguardata e tutelata da uso di sostanze nocive, smaltimento di rifiuti illeciti e tutto ciò che potrebbe metterla in serio pericolo. La figura chiave capace di analizzare, valutare e monitorare il suolo e sottosuolo in ambiente idrico è l’idrogeologo.
Chi è l’idrogeologo
L’idrogeologo è un laureato in geologia, con specialistica in idrogeologia o esperienza pluriennale nel campo dell’ambiente idrico. Conosce la composizione del suolo e sottosuolo, la circolazione delle acque sotterranee, la caratterizzazione idrochimica ed idrodinamica delle falde acquifere. È chiamato a studiare e valutare il bilancio idrogeologico di una determinata zona o area geografica. Grazie ai suoi studi è possibile procedere a bonifiche, determinare politiche di smaltimento rifiuti a basso impatto ambientale e costruire pozzi d’acqua. L’idrogeologo determina la quantità di acqua potabile che può essere estratta da una falda acquifera senza comprometterla.
Di cosa si occupa
Gli esperti di idrogeologia sono professionisti capaci di monitorare un dissesto idrico, valutare le componenti del suolo e del sottosuolo, studiare e progettare pozzi d’acqua, partecipare a opere di bonifica. Tali figure sono molto richieste e difficili da reperire sia perché la professione in questione è poco diffusa e sia perché la maggior parte dei laureati, di solito geologi con specialistica in idrogeologia, preferiscono andare all’estero a lavorare. Ecco quindi che aziende italiane operanti nello smaltimento rifiuti e pubbliche amministrazioni in procinto di attuare piani di bonifica ambientale sono alla costante ricerca di professionisti ed esperti in idrogeologia.
Percorso di studi
L’idrogeologo è di solito un laureato in geologia con specializzazione in idrogeologia. Bisognerà iscriversi all’università presso la facoltà di geologia e dopo la magistrale, che dura tre anni, proseguire gli studi con la specialistica (ulteriori due anni) nel campo dell’idrogeologia. Una volta laureati è possibile iscriversi all’albo dei geologi e superare l’esame di stato. Questo consente di ottenere l’abilitazione all’esercizio della professione. L’esame si compone di prove scritte, una prova pratica e una prova orale su materie quali: geografia fisica, geomorfologia, geologia applicata, georisorse minerarie e applicazioni mineralogiche – petrografiche per l’ambiente e i beni culturali, geofisica applicata, geotecnica, tecnica e pianificazione urbanistica, idraulica agraria e sistemazioni idraulico forestali, ingegneria e sicurezza degli scavi, diritto amministrativo.
Sbocchi professionali
Un idrogeologo può svolgere la libera professione e prestare servizi di consulenza a imprese pubbliche o private. Oppure può essere assunto come dipendente. Le aziende che più ricercano tale figura sono le aziende di costruzione pozzi. L’idrogeologo trova impiego anche presso aziende minerarie, petrolifere, agenzie territoriali per l’ambiente, università ed enti di ricerca.