Una delle figure professionali a più rapida crescita nel comparto della grande distribuzione è il merchandiser, vale a dire il professionista che si occupa del posizionamento e della valorizzazione del brand aziendale e dei prodotti venduti presso i punti vendita.
Una figura strategica chiamata a seguire le trattative con partner e fornitori, tutta la fase di gestione degli ordini e di raccogliere poi i dati sulla soddisfazione della clientela. Un lavoro adatto a chi è manager e creativo al tempo stesso perché dimostra sin dalle prime fasi di attività propensione alla leadership e capacità di coordinamento delle risorse umane, oltre che doti di inventiva nella ricerca di soluzioni originali. Le figure chiave del settore Ma il settore della GDO non è fatto solo di nuove professioni: un ruolo chiave è svolto da una figura storica come il capo reparto, responsabile di una divisione del supermercato o ipermercato, che ha il compito di scegliere la gamma di prodotti da offrire ai clienti, gestire gli acquisti in sede periferica, curare il display delle merci, organizzare le manifestazioni promozionali e verificare la presentazione dei prodotti.
Una professione per la quale sono particolarmente portati i laureati in Economia, senza particolari distinzioni quanto al ramo prescelto, anche se gli altri neo dottori non sono tagliati fuori a priori. La naturale evoluzione di carriera porta a ricoprire il ruolo di store manager, ovvero il numero uno all’interno del punto vendita. Non si tratta per forza di cose di un ruolo per neolaureati, ma l’obiettivo di una carriera, che si realizza non prima dei 40-45 anni. Questo perché lo store manager deve avere una grande esperienza alle spalle, conoscere tutte le problematiche che possono presentarsi nel lavoro quotidiano sul punto vendita e saper prendere le decisioni per risolverle. Deve, inoltre, avere grande dimestichezza con i numeri visto che il suo compito principale è far quadrare i conti nel punto vendita. Per raggiungere questi obiettivi deve controllare che tutto funzioni alla perfezione, curando le attività di merchandising, gestendo gli stock in modo che non ci siano eccedenze, né vuoti sui banconi. Infine, da non trascurare le necessarie competenze in risorse umane, che consentono di coinvolgere e valorizzare i collaboratori affinché ciascuno dia il massimo per raggiungere l’obiettivo comune. Il professionista in questione è un top manager, con stipendi non inferiori ai 60-70 mila euro lordi di fisso, più una quota legata ai risultati che può portare a incrementare la retribuzione globale fino a 90-100mila euro.
Il responsabile di linea
Più specialistica è l’attività del category manager, responsabile di una linea di prodotti all’interno del punto vendita. Il suo compito è ottenere il massimo risultato in termini di vendite, intervallando iniziative promozionali sui prezzi con apposite campagne di marketing. In genere si arriva a svolgere questa professione dopo qualche anno di esperienza in posizioni junior. Il requisito di partenza di solito è la laurea in discipline economiche o in Scienze statistiche, combinata con una grande capacità di relazionarsi con partner e clienti.