Lo zoologo studia la storia, l’evoluzione, le abitudini, i comportamenti e i bisogni degli animali.
In particolare, li classifica, li censisce e sorveglia la loro distribuzione sul territorio nel corso del tempo; analizza i loro comportamenti e i rapporti con l’ambiente. Conduce quindi ricerche “sul campo”, ma lavora anche in laboratorio, dove analizza i dati e cura la documentazione.
I settori di impiego più frequenti sono l’insegnamento, la ricerca scientifica nell’industria chimica e farmaceutica e in istituti di ricerca universitari o privati, la consulenza scientifica nell’ambito della protezione ambientale, la collaborazione con giardini zoologici e musei.
Formazione
Poiché la professione di zoologo non è regolamentata dalla legge, non esiste un corso di laurea specifico per questa professione. Tuttavia, è possibile individuare alcuni percorsi accademici che forniscono una preparazione adeguata.
A questo proposito, riportiamo a titolo indicativo alcune classi di laurea di primo livello (laurea triennale)
Scienze biologiche (classe L13);
Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura (classe L32);
Scienze zootecniche e tecnologie e delle produzioni animali (classe L38).
I percorsi indicati sono attivati nella maggior parte degli atenei italiani.
L’offerta formativa è piuttosto varia e le denominazioni dei corsi di laurea sono attribuite direttamente dalle università, per cui risulta difficile elencare tutti i corsi attivati dalle varie facoltà.
Accesso alla professione
Al momento la professione di zoologo in Italia non ha ricevuto riconoscimento legislativo e pertanto non esiste il relativo ordine professionale.
I laureati possono iscriversi ai rispettivi ordini professionali, previo superamento degli esami di Stato. Chi si laurea seguendo un corso appartenente alla classe delle lauree in Scienze zootecniche e tecnologie delle produzioni animali può iscriversi all’ordine dei Dottori Agronomi.
I settori professionali in cui lo zoologo può trovare impiego si possono raggruppare in tre grandi ambiti
attività sul campo: censimento, determinazione e classificazione delle specie animali di un luogo; monitoraggio delle condizioni di vita degli animali e dell’ambiente circostante; elaborazione di progetti di protezione di una specie o di una comunità animale per conto di istituzioni pubbliche o private; lavoro nei giardini zoologici (controllo dell’alimentazione e delle condizioni di vita degli animali, organizzazione di visite e interventi informativi per il pubblico);
attività nei musei: analisi, cura e aggiornamento delle collezioni, organizzazione di visite ed esposizioni, elaborazione di materiali didattici;
insegnamento e ricerca: analisi e determinazione di specie; allestimento di repertori e atlanti scientifici; esecuzione di analisi chimiche e biologiche per l’industria chimica e farmaceutica; redazione di pubblicazioni scientifiche; insegnamento nelle scuole e nelle università.
Considerando inoltre che l’attenzione verso temi ecologici e di conoscenza della fauna è in ascesa, l’ambiente dei “media” editoriali e televisivi (giornali, riviste e programmi televisivi) costituisce un’ulteriore possibilità di occupazione.