Quando viene richiesto un prestito sono necessarie delle garanzie: la più comune è il cedolino della busta paga, che accerta un salario fisso da lavoratore dipendente e che sia relativa ad un contratto a tempo indeterminato in essere da un certo periodo di tempo (solitamente un minimo di tre anni). Ma come è possibile allora che esistano prestiti senza busta paga? Ci sono davvero o si tratta solo di pubblicità ingannevoli?
Le banche e gli istituti di credito possono concedere un prestito anche a chi non dispone della garanzia della busta paga, ovvero liberi professionisti e lavoratori autonomi ma anche disoccupati, casalinghe e studenti universitari.
Se non si dispone di un contratto a tempo indeterminato da tre anni e di busta paga da lavoratore dipendente la banca richiede però altre garanzie: può trattarsi dell’ipoteca su un immobile di proprietà, di una persona con i requisiti richiesti disposta a fare da garante o della presentazione di un documento di reddito come il CUD o il Modello Unico.
In alcuni casi anche se si riceve un canone di affitto per un appartamento di proprietà si può richiedere un prestito usando la somma mensile incassata come garanzia: ovviamente però deve trattarsi di prestiti di basso importo e soprattutto proporzionali all’affitto. Dato il rischio maggiore per gli istituti di credito essi sono spesso restii a concedere tale prestito e l’iter per ottenere il finanziamento è in media più lungo del solito