Il credito al consumo serve ad identificare quel tipo di credito, dunque di finanziamento, che viene concesso per acquistare dei beni o dei servizi utili per scopi personali e concessi ad una persona fisica. Si tratta di una distinzione importante, dato che non rientra nel concetto di credito al consumo quel prestito erogato nei confronti di una persona giuridica (dunque, un’impresa) o per usi professionali.
Spesso, il credito al consumo si caratterizza per una dilazione concordata del pagamento, acquisendo l’immagine propria di un finanziamento, con delle rate e un piano di ammortamento definito.
Decidendo per il credito al consumo, il sottoscrivente sceglie di adempiere ad una serie di obblighi contrattuali legati proprio al ripianamento del debito contratto, a corrispondere il tasso d’interesse concordato per tutto il tempo del piano di ammortamento, a versare ogni mese quanto previsto in sede di stipula del contratto.
In genere, il credito al consumo ha una durata variabile, che oscilla dai 12 mesi ai 72 mesi e non prevede alcuna una forma di garanzia, né come pegno sul bene acquistato né come fideiussione di natura personale.
Praticamente, il contratto viene siglato proprio presso l’esercizio commerciale presso il quale si perfeziona l’acquisto, presentando tutti i documenti necessari, tra i quali una copia dell’ultima busta paga. Gli esercizi commerciali devono essere comunque convenzionati con banche o con intermediari finanziari, ma il bene che si intende comprare entra subito nella disponibilità del cliente. In seguito, verranno effettuati dei controlli da parte degli attori finanziari, ma normalmente il credito al consumo viene concesso in un lasso di tempo davvero molto breve.