I prestiti cambializzati sono finanziamenti destinati a specifiche categorie di soggetti.
Quando si è in ritardo con il pagamento delle rate si incorre nella spiacevole situazione di essere segnalati nella banche dati creditizie come cattivi pagatori. Una volta acquisito questo status può diventare praticamente impossibile riuscire ad accedere al credito. In questi casi la soluzione sarebbe quella di ricorrere ad un prestito mediante cessione del quinto dello stipendio, ma non sempre è possibile. Infatti esistono molte tipologie di lavoratori che non rientrano in questa fattispecie, dal momento che sono lavoratori senza busta paga.
Una soluzione può essere quella di ricorrere ai prestiti cambializzati per i cattivi pagatori: mediante l’apposizione di firma su delle cambiali difatti si possono ottenere delle cifre anche consistenti da restituire ad un tasso fisso prestando come garanzia il proprio reddito dimostrato dalla dichiarazione dei redditi. La cambiale è un titolo esecutivo che permette al creditore di pignorare i beni del debitore senza l’avallo di una sentenza di condanna o di un decreto ingiuntivo. Per dettagli è possibile fare riferimento al sito Cambiale.net.
I prestiti cambializzati per i protestati sono una soluzione in più cui possono ricorrere i protestati. I protestati sono tutti quei soggetti che in seguito al mancato pagamento di una rata sono stati iscritti in una delle banche dati di informazioni creditizie (CRIF è la più famosa). Ottenere dei prestiti per tutti questi soggetti può risultare un’operazione quasi impossibile: nel caso dei prestiti cambializzati invece si può ottenere un prestito perchè come abbiamo detto con i prestiti cambializzati si salta il passaggio del controllo delle banche dati dei protestati. Il motivo per cui questi prestiti vengono concessi anche ai protestati sta nel fatto che le cambiali costituiscono un titolo esecutivo che permette di accelerare le più lente procedure di recupero crediti tipiche dei prestiti personali.
I lavoratori autonomi sono una categoria abbastanza eterogenea: difatti si ricomprende in questa definizione tutti i lavoratori che sono contrapposti ai dipendenti, come liberi professionisti, avvocati, notai, architetti etc., ma anche i commercianti e tutti gli artigiani (idraulici, elettricisti, muratori, falegnami etc.).
Solitamente questi lavoratori possono richiedere i prestiti per autonomi che si differenziano da quelli dedicati a chi possiede una busta paga, in quanto si deve dimostrare la propria solidità finanziaria presentando altre garanzie. Difatti i lavoratori autonomi devono presentare l’ultima dichiarazione dei redditi e viene spesso richiesta anche come ulteriore garanzia la stipula di una polizza sulla vita da almeno due anni. Ancora più difficoltoso è l’ottenimento di un prestito per tutti i lavoratori autonomi che si trovano ad essere stati protestati in passato, perchè i lavoratori autonomi non possono ricorrere alla cessione del quinto con trattenuta sullo stipendio.
In questo caso vengono in soccorso i prestiti cambializzati per lavoratori autonomi in cui la cambiale costituisce titolo esecutivo in caso di mancato pagamento. Bisogna sottolineare come sia necessario spesso far firmare ad un terzo garante l’eventuale estinzione del debito.