Quando si cerca un lavoro la prassi è di rispondere ad un annuncio ed aspettare di ricevere la fatidica chiamata, ma se questa non arriva? I motivi sono vari, alcuni non dipendono da noi, ma altri sì. Ed è su questi che possiamo agire. Vediamo nel dettaglio quali sono e come rimediare grazie a questa piccola guida ai 10 errori più comuni quando si cerca un lavoro. Continueremo ad aggiornarla coi vostri suggerimenti, scriveteci nei commenti.
Quando si cerca un lavoro:
è errore comune avere un curriculum vecchio, pieno zeppo di errori e noioso. Scrivere un buon curriculum è importante e merita, già da solo, la nostra attenzione. Più tempo dedichiamo a sistemarlo nei modi giusti, meno ne passeremo nella ricerca. Pertanto un cv scritto senza refusi ed errori grammaticali, aggiornato alle ultime esperienze, chiaro e pulito, e personalizzato, è il primo passo da compiere;
è errore comune rispondere ad annunci che non sono in linea con il nostro profilo lavorativo. Se ho maturato esperienze nel campo amministrativo e i miei studi le completano, sarà più facile trovare lavoro come amministrativo e/o contabile piuttosto che creativo. Sapere quale carriera intraprendere e quali sono i vostri obiettivi vi eviterà bruschi no e inutili pause lavorative;
è errore comune candidarsi senza leggere l’annuncio. Questo è un errore molto frequente soprattutto se si è alle prime armi. La voglia di avere un impiego porta i più a candidarsi per qualsiasi ruolo. Basterebbe mettersi nei panni del selezionatore o dell’azienda che cerca personale per capire che non quei candidati non hanno nemmeno letto l’annuncio;
è errore comune inviare il cv senza considerare il destinatario. Meglio sarebbe creare cv personalizzati che vadano bene per il profilo richiesto e si adattino, come un vestito su misura, alle aziende destinatarie. Prendiamo ad esempio il curriculum di un creativo, tranne nei casi in cui sia richiesto il formato europeo, ci si aspetta un layout “creativo” che sia a suo modo espressione della creatività del candidato;
è errore comune essere poco flessibili a spostamenti oppure a particolari turni di lavoro, qualora questi siano indicati fra i requisiti preferenziali. Se non volete lavorare il fine settimana, perché presentarsi dove viene richiesto proprio questo?
è errore comune candidarsi per un profilo da esperto senza avere nessuna esperienza o le competenze necessarie per svolgere quel ruolo. Molti si presentano o si autocandidano in ruoli da senior o per profili altamente qualificati senza averne i requisiti. Se la vostra aspirazione è svolgere quel ruolo (manager, ad es.) incominciate a muovervi a piccoli passi. Chiedete di fare esperienza, magari stage o praticantato, poi penserete a profili più elevati;
è errore comune mostrarsi saccenti e presuntuosi. Una cosa è saper fare bene il proprio lavoro, un’altra è pensare di essere gli unici a saperlo fare. Trovarsi di fronte ad un candidato del genere non porta nessun frutto. Non dimentichiamoci mai che chi ci seleziona è un essere umano e non una macchina. Ha emozioni e sentimenti. Se mostriamo antipatia perché dovrebbe selezionarci? L’ipotesi più plausibile è che sceglierà un altro con profilo identico al nostro e più simpatico;
è errore comune essere rigidi qualora il mercato richiede personale più flessibile. Le aziende amano risorse umane con queste caratteristiche, soprattutto in periodi di crisi dove è necessario adeguarsi;
è errore comune non mettersi in gioco. Ci sono start-up, aziende che adesso stanno nascendo, che cercano personalità entusiaste e coraggiose. Con molta probabilità essere troppo chiusi di mentalità non vi favorirà nell’assunzione. Ricordatevi sempre che è dalle piccole iniziative che sono nate le grandi imprese;
è errore comune avere la sindrome del lunedì mattina ossia essere negativi. Ripetersi “non ce la farò; tanto non mi chiameranno; non sono buono a nulla ecc.” Con uno spirito simile non si arriva da nessuna parte e c’è sempre quel famoso detto che recita: Quando si chiude una porta, si apre un portone.
Molto semplice.