La crisi ha messo in moto la creatività, la creatività ha aguzzato l’ingegno e l’ingegno ha dato origine a una nuova figura professionale. Eccola nata da poco, la professione dell’agrigelataio. Un gelataio che produce i suoi gelati unicamente con prodotti freschi, latte nostrano, frutta propria o di aziende che conosce.
Non si tratta del classico gelataio artigianale, qui abbiano un professionista del settore agro-alimentare che conosce l’origine di qualsiasi alimento inserito nel suo gelato. Dove tutto viene disposto con la massima attenzione, per offrire un prodotto dalle qualità eccellenti e dai gusti tipici di un territorio.
Negli ultimi tempi, complice la crisi del mondo contadino, stiamo assistendo ad una vera e propria rivoluzione: coltivatori diretti che si sono trasformati in agrigelatai oppure aziende casearie che aprono angoli dedicati al gelato, fatto con latte delle proprie mucche e frutta dei propri orti. Ma anche gruppi di coltivatori diretti che hanno deciso di produrre in maniera del tutto naturale, rifornendo gelatai artigianali con prodotti di alta qualità e a km zero. Sono tutti casi che hanno portato alla nascita di questo nuovo tipo di gelataio, un gelataio in parte anche contadino.
Per diventare agrigelataio occorre prima di tutto essere un gelataio, saper fare il gelato, perché sebbene le materie prime siano d’origine controllata e c’è maggiore attenzione per i prodotti, la tecnica rimane sempre la stessa. Si può acquisire la professione imparando l’arte presso altri artigiani o seguire corsi professionali abilitanti alla figura del gelataio. O provenire da scuole alberghiere ed avere già conoscenze in materia. Gli sbocchi lavorativi sono ampi e riguardano non solo la possibilità di aprire un’agrigelateria in proprio, ma anche di lavorare come dipendente presso realtà simili.