L’apertura di un’attività non è mai facile, ma può rappresentare una validissima soluzione in questi tempi di crisi, dove il lavoro scarseggia come dipendente, e forse mettersi in proprio, magari aprendo un’attività è la soluzione migliore e potrebbe rappresentare un valido investimento per il futuro.
Prima regola per aprire una libreria è prendere in esame il luogo. Bisogna prendere in considerazione la possibile concorrenza presente nei paraggi, che per una nuova attività potrebbe essere letale.
Se nella zona vi sono già delle librerie, è quindi consigliabile non tentare l’impresa, per non rischiare di essere battuti dai negozi vicini già avviati e conosciuti.
La specializzazione settoriale della libreria potrebbe essere un valido strumento per la riuscita dell’attività, poiché trattare argomenti specifici potrebbe attirare la clientela da varie parti della città, e diventare un punto di riferimento per le persone che cercano quel genere di libri.
Le procedure burocratiche sono molto più semplici, e in questo modo non rischiamo di perderci nei meandri dell’amministrazione pubblica.
Per richiedere il permesso di apertura, bisogna redigere un’apposita domanda in carta semplice e presentarla al sindaco del comune di ubicazione dell’attività. Non occorre più la licenza, come qualche anno fa, poiché lo Stato ha deciso di semplificare notevolmente la procedura di apertura delle librerie.
L’investimento iniziale è molto impegnativo, prima di fare questo passo pensate quindi a quanto siete disposti ad investire e se ne vale la pena.
Quando si apre un’attività bisogna sempre mettere in conto che il primo anno sarà avaro di guadagni, anzi servirà a coprire le spese che fino ad ora si sono sostenute.