L’Ufficiale giudiziario è un professionista che ricopre un ruolo piuttosto importante, in quanto gestisce l’istruttoria degli atti di notificazione; inoltre, si occupa dell’avvio di questi atti. Fra le sue attività, quelle di notificare i documenti relativi a cause penali e civile ma anche di portare avanti la riscossione dei crediti dell’erario.
L’ufficiale giudiziario è un funzionario che lavora all’ufficio notificazioni, si occupa di protesti ed esecuzioni, infatti applica il protesto alle cambiali. L’ufficiale giudiziario è un impiegato civile dello stato e non è più considerato, come accadeva in passato, il concessionario di un pubblico servizio.
Per poter intraprendere questa carriera, dopo il diploma di maturità è necessario iscriversi presso la facoltà di giurisprudenza; in alternativa si può optare per un corso di studi in scienze politiche oppure in economia e commercio. Bisogna completare il percorso di studi, fino a raggiungere la laurea specialistica.
Per poter iniziare a lavorare come ufficiale giudiziario, è obbligatorio superare un concorso pubblico per ufficiali giudiziari.
Il concorso pubblico, si articola in due prove orali scritte le quali si passa al colloquio orale; le prove vertono su svariate materie. Fra queste, alcune materie richieste sono relative all’ordinamento degli ufficiali giudiziari e alla legislazione cambiaria ma anche alle norme di procedura penale e civile. La prima delle prove scritte, mira a stabilire se il candidato è idoneo o meno a questo tipo di carriera, inoltre, tra le materie affrontate si trovano le norme sulle imposte di bollo e di registro. Per poter superare le prove, è necessario anche superare un esame di lingua straniera.
La seconda prova scritta si base sulla stesura di un testo di procedura penale o civile; in particolare, è importante focalizzare l’attenzione sulle competenze e sulle funzioni degli ufficiali giudiziari.
Superate le due prove scritte, si è ammessi alla prova orale, questa verte sia sulle materie affrontate nelle due precedenti prove che
Sull’ordinamento giudiziario, sul diritto provato e su quello di navigazione; sempre nel corso dell’esame orale vengono sondate le competenze di informatiche e quelle sulla lingua straniera. I candidati possono scegliere una lingua tra inglese, spagnolo, tedesco e francese.
Tra i requisiti richiesti per poter sostenere il concorso pubblico, anche l’essere in possesso della patente di guida; infatti, per poter svolgere questa professione, in molti casi, è indispensabile spostarsi e raggiungere luoghi ove non sempre è garantito il servizio dei mezzi pubblici.
L’ufficiale giudiziario, a causa della delicatezza della sua professione, deve rispettare le norme del codice deontologico; fra queste, le più importanti sono mantenere il segreto d’ufficio e operare essendo libero da qualsiasi condizionamento. Un ufficiale giudiziario, deve essere in gradi di emettere dei giudizi che siano completamente imparziali. Inoltre, si può occupare di formazione, gestendo appunto la formazione professionale in questo stesso campo.
I compiti dell’ufficiale giudiziario, sono fissati nel D.P.R. numero 1229 del 15 Dicembre 1959, ma nel corso degli anni, sono state emanate altre leggi che hanno reso più attuale la norma originaria. Per dettagli è possibile vedere questa guida su cosa fa l’ufficiale giudiziale sul sito Professioniecarriere.com.
Il concorso pubblico per poter essere ammessi allo svolgimento della professione viene bandito dal Ministero della giustizia.
Il numero di ufficiali giudiziari è in continua crescita, inoltre alcuni uffici sono carenti di personale, per questo si tratta di un settore che ha delle forti potenzialità e che in poco tempo potrebbe avere bisogno di un numero importanti di ufficiali giudiziari.
Lo stipendio, varia secondo quanto si percepisce di indennità di trasferta; fino a poco tempo fa, la maggioranza degli ufficiali giudiziari era di sesso maschile. Negli ultimi decenni questa tendenza è cambiate e il numero di donne che intraprendono questa carriera è sempre in crescita.
Questa professione esiste anche negli altri Paesi europei, come in Belgio e in Francia.