La prima cosa da fare per il neo professionista è la ricerca del proprio codice ATECO che identifica l’attività svolta da neo professionista. A titolo di esempio ipotizziamo che intenda esercitare l’attività di perito industriale: si identifica nel codice 74.90.91 la propria posizione.
La ricerca del proprio codice relativo all’attività che si intende esercitare è di fondamentale importanza, in quanto collegato al codice ATECO ci saranno anche altri codici da conoscere.
Come secondo punto il neo professionista deve prevedere il proprio fatturato, ossia quanti compensi andrà a percepire nel primo periodo d’imposta. Anche questo punto è notevole importanza in quanto da questa previsione il neo-professionista potrà scegliere tra i diversi regimi contabili previsti dalla normativa.
Conseguentemente il neo perito industriale dovrà indicare nel modello di inizio di attività questa previsione di fatturato, in quanto potrà optare per le liquidazioni trimestrali dell’IVA invece che adottare il regime normale delle liquidazioni mensili. L’opzione per le liquidazioni trimestrali dell’IVA non devono essere fatte nel modello di inizio attività ma solo a posteriori, ossia nella dichiarazione annuale da presentarsi nell’UNICO l’anno successivo, compilando il quadro O Opzioni della dichiarazione stessa.
A livello contabile il neo-perito industriale rientra nella contabilità naturale dei liberi professionisti, ossia la contabilità semplificata. Potrebbe optare per la tenuta della contabilità ordinaria ma questa opzione non viene ritenuta interessante per il caso prospettato e pertanto il neo-professionista attiverà i registri previsti dalla contabilità semplificata.
A questo punto è giunto il momento di predisporre il modello di inizio di attività AA9/10 e cominciare a riempirlo con i dati allo scopo di presentarlo all’Agenzia delle Entrate competente ed ottenere in tal modo il numero di Partita IVA.
Andremo poi a compilare la parte sottostante con l’indicazione del volume d’affari presunto di 36mila €uro nonché la residenza anagrafica e l’indirizzo dello studio. Abbiamo indicato nel quadro B che le scritture contabili sono presso lo studio, in quanto abbiamo deciso di tenere la contabilità direttamente senza affidarla a terzi.
Andremo poi a trascrivere sul modello i dati relativi all’immobile preso in locazione per lo svolgimento della propria attività professionale indicando gli estremi del contratto e dell’unità immobiliare.
A questo punto il modello è pronto per essere consegnato, alllo stato attuale non esiste l’obbligo di inviare telematicamente il modello e così il neo-professionista può recarsi direttamente presso il proprio competente ufficio dell’Agenzia delle Entrate con un documento di riconoscimento e ottenere il numero di Partita IVA.